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ABBIATEGRASSO Le origini del nome possono essere facilmente riconducibili ad un documento testamentale dell'Arcivescovo milanese Ariberto da Intimiano del 1034, dove viene citata per la prima volta la formula "Abiate qui dicitur Grassus". L'origine del termine Habiate dall'aggettivo Aviat deriva quasi sicuramente dal gentilizio romano Avius. Avia è gens romana poco nota, ma molto antica. il borgo ricorda dunque un fondo appartenuto alla gens romana Avia in un territorio precedentemente occupato dai Galli. Il nome di Abbiate rimane al borgo fino al decimo secolo fino a quando gli viene aggiunto l'epiteto Grasso; termine aggiuntivo comune alle altre località della zona che volevano far riferimento alla particolare fertilità del suo terreno ricco e produttivo. L'antica storia del territorio di
Abbiategrasso (e cioè della Pianura Padana) è molto nota poichè è
riconducibile a quella comune a tutti i | ||||||
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Provincia di:
MILANO Farmacie:
Farmacia Castoldi - Corso Italia, 39 |
STEMMA DI ABBIATEGRASSO
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Abbiategrasso, detta anche: Biegràss, Biagràss o Bià in dialetto locale,
è una città della pianura padana, parzialmente nel Parco Ticino e distante circa 20 km da Milano.
Abbiategrasso è il comune più esteso della provincia di Milano, anche se la
densità della popolazione non è molto alta. Le attività produttive sono in
prevalenza la cerealicoltura per la maggior parte con produzione di mais e
riso, anche se tuttavia le attività industriali e artigianali di un certo
non mancano. Il territorio è ben collegato con strade, e navigli che
collegano la cittadina al fiume Ticino.
testi scolastici: I primi insediamenti
conosciutoi sono quelli dei Galli
che successero non si sa di preciso in quale epoca alla civiltà di Hallstatt.
Molteplici sono dunque le testimonianze archeologiche sin dalla notte dei tempi
da parte dei Celti cui sono gli autori della fondazione di molti centri.
Come è noto però è la romanizzazione a lasciare profonde e precise tracce sul territorio.
La maggior parte dei ritrovamenti celti e romani sono ubicati presso le cascine, a testimonianza di una ininterrotta persistenza di
insediamenti agricoli che in epoca romana venivano denominati villae rusticae.
Le prime tracce evidenti di gruppi stanziali sono databili tra il I° e il V°
secolo d.C.: le anfore contenitori di cereali, il vino e l'olio testimoniano un
economia agricola ben avanzata, che man mano soppiantò le attività di
pastorizia. Tra i ritrovamenti più notevoli ci sono le 280 tombe ad incinerazione con i relativi corredi, che vengono individuate tra il 1952 e il 1955 nei terreni della cascina Pestegalla.
assumendo l'impianto planimetrico rettangolare in età tardo medievale quando, in
base alla base originaria fondata dei longobardi con edificazioni intorno alla
chiesa di San Pietro, dove esisteva una antica villa rustica di epoca imperiale
comincia a prevalere l'insediamento sorto più a sud presso il vecchio castello,
dove attualmente c'è la chiesa di Santa Maria Vecchia. Il vecchio insediamento
di San Pietro mantiene così la caratteristica dell'antico sobborgo dei secoli
scorsi rimanendo pressocchè uguale. Il
primo burgus è subito riconoscibile nell'impianto urbanistico attuale dove le case
seguono un tracciato circolare (tra le vie Teotti, Santa Maria, piazza V Giornate e corso San
Martino). Una larga cinta muraria, con quattro porte (San Pietro a nord, Milano a est, San Martino a sud e Nuova a est), di un fossato
a funzione difensiva e tracciati, lo circonda già nel XI secolo.
Nel 1176 hanno inizio gli scavi del "Navigium" (Naviglio Grande), notevole opera idraulica per l'irrigazione ed il trasporti, che
faciliterà gli scambi commerciali e contatti tra la città di Milano, il Ticino e il Lago Maggiore.
I Visconti; 1277-1450, e gli Sforza; 1450-1535.
Dopo il suo tempo feudale, degli Arcivescovi di Milano, Abbiategrasso è
coinvolto nelle vicende del Ducato milanese e diventa possesso prima dei Visconti, dei
quali rimane ancora ben messo il castello, e poi degli Sforza.
Dopo la fine della signoria sforzesca in Lombardia avviene il declino del
castello, nonostante nel 1600 seguono numerosi progetti di fortificazione
che comunque non verranno mai realizzati, per un ulteriormente rafforzamento del sistema di difesa del borgo.
Dal 1535 sl 1707 vive la dominazione spagnola, e la dominazione austriaca dal 1707
al 1859.
Nel 1535, in seguito alla morte di Francesco II Sforza, Abbiategrasso entra
nell'orbita del dominio Spagnolo e poi nel 1707 passa nelle mani degli austriaci,
e durante tale periodo conosce una rinascita economica e di benessere.
Nel 1500, gli Spagnoli aggiungono alle sue mura i bastioni ad angolo e ampliano
il fossato.
Nel 1658 il Governatore di Milano emana l'ordinanza di demolizione del Castello, attuata
per fortuna solo parzialmente, per timore che diventi un avamposto nemico: spariscono il corpo meridionale, tre delle quattro torri, la parte sinistra della facciata
est.
Ridotto a “casa da nobile” dal 1672, e dal 1862 nuovamente di uso pubblico.
Verso la seconda metà del XVIII secolo, sotto Giuseppe II, nasce una nuova
importante istituzione: la “Pia Casa degli Incurabili” che rappresenta un
avanzato sistema assistenziale e che caratterizza il borgo.
Durante il Risorgimento, la città viene scelta come punto di incontro dei
patrioti che combattono per l'unità d'Italia per la sua posizione ottima
strategicamente. Gaspare Stampa ospitò nel suo Palazzo anche Giuseppe Mazzini.
Verso fine 1800 la città conosce una nuova rinascita economica per merito di
moderne attività industriali che si instaurano dappertutto cominciando la sua espansione
per la prima volta anche fuori dalle antiche mura, con la nascita di numerosi
abitati e crescita demografica: l'ospedale “C. Cantù” inaugurato nel 1882, il cimitero progettato
a modello del Monumentale di Milano dall'ingegnier Borsani, gli edifici per l'istruzione elementare e professionali.
Nel 1868 una nuova linea ferroviaria collega Milano con Mortara, seguono drastici
mutamenti degli scenari circostanti il Castello: il Naviglio e buona parte dei fossati vengono interrati e gli storici “barchetti” cedono il passo al trasporto
ferroviario e alla linea dei tram, funzionante dal 1914 al 1956.