Campania in emergenza covid, reparto terapia intensiva pieno al Cotugno, questa volta i morti sono di 30 e 40 anni
Di nuovo emergenza Covid in Campania, terapie intensive piene al Cotugno. Campania in emergenza, questa volta i morti sono di 30 e 40 anni. Il primario Antonio Corcione lancia l'allarme "Non c'è scampo per chi si è sottratto al vaccino. Il virus con chi non si è vaccinato è particolarmente aggressivo". In netto aumento contagi e morti in Campania, il covid torna a far paura. Tra i no-vax perdono la vita anche a 30, 40 e 50 anni. Nell'arco di due anni l’ospedale Cotugno torna ad essere per la terza volta pieno di ammalati di covid. Significa che, come è già accaduto, tutti i reparti sono riconvertiti per far fronte all’emergenza che è tornata ad avanzare in maniera drammatica. Qui negli ultimi giorni aumentano i pazienti in Intensiva, e un paziente intubato troppo spesso non riesce a guarire. Continua il primario:"Troppo compromessi i polmoni, quando arrivano sono già gravi. Spesso nascondono di non essere vaccinati. E poi non si fidano. I nostri infermieri sono esausti. Ragazzi che, da due anni, sono in trincea e dunque abituati a darsi da fare. Non è la stanchezza fisica che sta prendendo il sopravvento ma la frustrazione di assistere ogni giorno a persone che muoiono. Quasi nessuno riesce a guarire, nonostante tutti gli sforzi. É devastante, posso assicurarlo".
Ospedale Cotugno in emergenza, troppi ricoveri da ammalati di covid
Di nuovo emergenza Covid in Campania, terapie intensive piene al Cotugno. Campania in emergenza, questa volta i morti sono di 30 e 40 anni. Il primario Antonio Corcione lancia l'allarme "Non c'è scampo per chi si è sottratto al vaccino. Il virus con chi non si è vaccinato è particolarmente aggressivo". In netto aumento contagi e morti in Campania, il covid torna a far paura. Tra i no-vax perdono la vita anche a 30, 40 e 50 anni. Nell'arco di due anni l’ospedale Cotugno torna ad essere per la terza volta pieno di ammalati di covid. Significa che, come è già accaduto, tutti i reparti sono riconvertiti per far fronte all’emergenza che è tornata ad avanzare in maniera drammatica. Qui negli ultimi giorni aumentano i pazienti in Intensiva, e un paziente intubato troppo spesso non riesce a guarire. Continua il primario:"Troppo compromessi i polmoni, quando arrivano sono già gravi. Spesso nascondono di non essere vaccinati. E poi non si fidano. I nostri infermieri sono esausti. Ragazzi che, da due anni, sono in trincea e dunque abituati a darsi da fare. Non è la stanchezza fisica che sta prendendo il sopravvento ma la frustrazione di assistere ogni giorno a persone che muoiono. Quasi nessuno riesce a guarire, nonostante tutti gli sforzi. É devastante, posso assicurarlo".