Proprietario pizzeria di Napoli centro confessa: Ho pagato il pizzo al clan Sibillo
Proprietario pizzeria confessa: Ho pagato il pizzo al clan Sibillo La nota pizzeria Di Matteo dichiara di pagare il pizzo. La nota pizzeria, che si trova nel centro storico di Napoli, in via de’ Tribunali. Al locale era stato chiesto il pizzo durante le festività natalizie. La testimonianza di un lavoratore della pizzeria, Di Matteo, un pizzaiolo che da anni impiega l’intero giorno a preparare ed infornare pizze, a servirle ai suoi clienti non solo napoletani ma che provengono da tutte le parti del mondo, e lasciano sempre ottime recensioni. Secondo la sua testimonianza, un giorno si presentò di persona Vincenzo Sibillo, a chiedere un anticipo della tangente da pagare per le festività natalizie. Vincenzo Sibillo, padre dei fratelli Pasquale e Emanuele (quest’ultimo ucciso nel 2015) protagonisti della cosiddetta «paranza dei bambini»:“Voleva 1.500 euro, come anticipo della richiesta di Natale. Era lì, all’altezza di vico Giganti, mi fece segno che voleva parlarmi, mi chiese quei soldi.” I titolari del locale raccontano ai carabinieri di avere sempre pagato la tangente ai camorristi del clan Sibillo che per altro sono residenti a pochi metri dal locale, fino alla denuncia ai carabinieri dopo gli spari subiti un mese fa. La pizzeria molto nota, nel 1994 ospitò l’allora presidente Bill Clinton.
La nota pizzeria ospitò il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton
Le tangenti consistevano in ingenti somme nell'ordine di centinaia di euro alla volta, poi le tangenti più alte in occasione delle festività. Intanto le indagini proseguono dal momento della denuncia in seguito all’attentato a colpi di pistola ai danni dell’attività commerciale. Si indaga sulla formazione di un nuovo gruppo criminale, si ritiene sostenuto dal clan Mazzarella, che ha provato in modo violento a strappare quel che resta della cassaforte del clan Sibillo in una guerra di posizione scandita da una sola regola: paura, minacce, ritorsioni ad orologeria.
