Urla "Sono un vichingo"! Brandisce un accetta ed irrompe in un asilo infantile
Urla "Sono un vichingo"! Brandisce un accetta ed irrompe in un asilo infantile. Quartiere di San Lorenzo a Roma, brandisce un accetta in stato confusionale e prova ad entrare in una scuola. Fermato e disarmato dai carabinieri. Nella giornata di ieri, un uomo armato di accetta scatena il panico e prova a entrare in una scuola urlando: "Sono un vichingo". Grande è stata la paura ieri mattina a San Lorenzo per la presenza di quest'uomo che, armato di accetta, si è aggirato tra via dei Saffi e via dei Sabelli, spingendosi sino agli ingressi di due scuole a poi danneggiando alcune auto terrorizzando i passanti ed urlando come un ossesso. Le telefonate arrivate al 112 per segnalare la presenza dell’uomo sono arrivate a centinaia, i carabinieri giunti sul posto in breve tempo hanno fermato ed identificato il 28enne romano residente in zona. Nella zona episodio analogo già si era verificato, in quel caso era stato fermato un 29enne che in preda ad un delirio diceva di vedere i draghi, ugualmente aveva provato a entrare nell’asilo nido Lucignolo e Pinocchio di via dei Sabelli. Esasperati i residenti di San Lorenzo, chiedono azioni concrete anche da parte da parte delle autorità.
Forte disagio tra gli abitanti del quartire San Lorenzo a Roma per la presenza di alcune persone instabili psichicamente
Sulla vicenda è intervenuta anche la scrittrice Melissa Panarello, che abita a San Lorenzo e che già in passato aveva denunciato attraverso Facebook la paura e la frustrazione in cui vivono gli abitanti del quartiere: “Non si è nuovi a tutto questo, l’anno scorso un altro pazzo davanti a un altro asilo urlava di vedere i draghi mentre si lanciava dentro l’edificio terrorizzando i bambini. Ieri, al solito parchetto brutto, il solito senzatetto ubriaco e molesto che il giorno prima aveva tentato di fare un borseggio e poi si era messo a rincorrere me che sono stata costretta a rifugiarmi dentro un negozio di animali, è stato arrestato per la milionesima volta, ma fra due giorni tornerà al parco dei bambini a mostrare i genitali mentre brandisce bottiglie di vetro. Mentre lo arrestavano, però, entrava un altro che urlava e io per paura mi sono avvicinata a due operai che stavano lì per proteggere me stessa e mio figlio. Io ho paura di fare la spesa, ho paura di percorrere un vicolo buio, ho paura sempre quando esco, di giorno e di notte e di notte non esco più. Ci devo pensare due volte prima di mettermi il cappotto. Adesso i pazzi sono ovunque, ma qui ce ne stanno davvero troppi e molti non sono pazzi, ma gente che si prende la qualunque di notte e alle 8 è ancora strafatta”.