Chiesa cattolica presunta colpevole dei bambini morti, ma è proprio così? I dubbi sono molti
Canada, attacco alle chiese cattoliche, incendiate dopo la scoperta dei bimbi amerindi sepolti. Il ritrovamento un migliaio di tombe anonime vicino alle scuole religiose ha scatenato una violenta reazione nei territori indigeni Ottawa, 27 giugno 2021 - E' salito a 4 il numero delle chiese cattoliche che sono state incendiate nel Canada occidentale dai nativi americani. Altre due sabato, nei territori indigeni. E' quanto sta accadendo dopo la scoperta di un migliaio di tombe anonime nei pressi di ex scuole per nativi gestite dalla Chiesa, che si ritiene siano di bambini delle comunità di indigeni nativi. In meno di un'ora sono state appiccate le fiamme nella chiesa di Sant'Anna e in quella di Chopaka: "Entrambe le chiese sono state distrutte", ha riferito il sergente Jason Bayda della polizia canadese a cavallo. Questi incendi si sono verificati appena due giorni dopo l'annuncio della scoperta di altre 750 tombe anonime nel luogo di un ex collegio gestito dalla Chiesa a Marieval. Il mese scorso, già con il ritrovamento dei resti di 215 bambini nei pressi di un'altra struttura simile aveva ferito e indignato la British Columbia e tutto il Paese, riportando alla storia che bambini indigeni per decenni sono stati rinchiusi nei collegi gestiti dalla Chiesa cattolica. Le autorità considerano gli incendi delle chiese un fatto sospetto e "stanno cercando di verificare se siano collegati agli incendi delle chiese avvenuti il 21 giugno a Penticton e Oliver", ha affermato Bayda. I ritrovamenti delle tombe hanno riacceso la vecchia ferita dei circa 150.000 bambini amerindi, métis e inuit, separati dalle loro famiglie e dalla loro cultura e iscritti con la forza fino agli anni '90 in 139 di queste scuole per indigeni in tutto il Paese. Alcuni di loro hanno subito maltrattamenti o abusi sessuali e più di 4.000 sono morti, secondo una commissione d'inchiesta che aveva concluso per un vero e proprio "genocidio culturale" per conto del Canada. Il primo ministro canadese Justin Trudeau si è scusato con il suo Paese, ha invitato il Papa, il quale ha avanzato un inchiesta fare piena luce su quanto avvenne, a fare lo stesso e non ha escluso un'indagine penale. La politica di assimilazione forzata dei nativi portata avanti dal Canada, secondo trudeau, è stata fatta sulla base di "terribili errori"
Forse esagerato dare la colpa alla Chiesa cattolica
Ma è proprio tutto così? C’è qualcuno che ha sollevato dei dubbi per la ragione che non sono state effettuate le autopsie sui resti dei bambini deceduti, ed è troppo presto per parlare. Dati alla mano, si parla di 150mila bambini rinchiusi nei collegi scuola gestite da religiosi, ed a fronte di questo numero, ne sono morti 4mila, e cioè ne sono morti il 2,6%. Quindi considerando il fatto che la mortalità infantile all’epoca era molto più alta di quella di adesso, un epoca dove non esistevano antibiotici ne la medicina era molto avanzata, e anche il fattore dell’impatto immunologico tre le etnie europee e gli amerindi (ad esempio il virus del morbillo, se per un europeo è quasi innocuo, per un amerindo è quasi sempre fatale), allora di dubbi ne restano.