Scoppia la guerra civile in Libano. Spari sui manifestanti, morti e feriti con militari in strada
Scoppia la guerra civile in Libano. Spari sui manifestanti, morti e feriti con militari in strada. L'esercito libanese da quanto ha dichiarato ha arrestato nove persone. Spari durante una manifestazione nelle strade di Beirut, capitale del Libano, dove si conta la morte di almeno sei persone e un numero molto maggiore di feriti. Questo il bilancio di una giornata di terrore. Tutto č iniziato durante una manifestazione indetta dai gruppi sciiti Hezbollah e Amal per protestare contro Tarek Bitar, il giudice che deve emettere la sentenza al processo sulla devastante esplosione del 4 agosto 2020 al porto di Beirut, il cui video fece il giro del mondo. Secondo i manifestanti il giudice č politicizzato di parte e potrebbe falsificare la sentenza. Fatto sta che durante il corteo qualcuno ha cominciato a sparare sulla gente, provocando una strage. L'esercito libanese ha annunciato l'arresto di nove persone da entrambe le parti, tra cui un siriano, in seguito agli scontri sanguinosi a Beirut. Hezbollah e Amal sostengono che siano stati cecchini cristiani a sparare sui dimostranti e puntano il dito contro il partito cristiano delle Forze libanesi. Da quando sono iniziate le indagini č una continua escalation di disordini fino al bagno di sangue di oggi. Nel pomeriggio nel quartiere di Tayyoune, non lontano dal Palazzo di giustizia sono iniziati i primi colpi da arma da fuoco esplosi sulla gente in corteo.
Degenera situazione in Libano, sull'orlo di una guerra civile si ferma anche la stampa
La tensione in cittā č altissima e ci sono numerose postazioni di militari dispiegate in diverse parti della cittā. Alla popolazione č stato consigliato di stare a casa e chiuse le scuole. Si ferma anche il quotidiano libanese The Daily Star che in un ultimo comunicato si dice spiacente di informare ai propri lettori che, a causa di circostanze al di fuori del proprio controllo ha dovuto sospendere l'aggiornamento del proprio sito web.
