Scoperto un asteroide tra Marte e Giove che è un autentica ricchezza
L'apposita navicella “cercatrice d’oro”, battezzata come l’oggetto della sua ricerca, impiegherà circa quattro anni per raggiungere la sua meta, che sarà nel 2026, prima però per passare nei pressi di Marte nel 2023, dove resterà due anni. Cos’è 16 Psyche, quali sono le sue origini? Bell’enigma: si tratta forse, come per gli asteroidi di tipo M, dei resti del nucleo di un protopianeta mai venuto alla luce, distrutto dalle collisioni risalenti alla formazione del Sistema solare 4,5 miliardi di anni fa? Composto fondamentalmente da ferro e nichel, la superficie è al 30% di metalli che avrebbe una rilevanza notevole in termini di studio del nucleo terrestre. La sua densità è risulterebbe più bassa di quella che ci si attenderebbe da un corpo ricco in metalli, per il motivo di cui un’altra ipotesi potrebbe essere quella di un asteroide primitivo che si è formato vicino al Sole andato successivamente in frantumi.
E non è un fumetto di Paperon de Paperoni
In 21 mesi in orbita, la navicella mapperà e studierà 16 proprietà di Psyche utilizzando un imager multispettrale, uno spettrometro a raggi gamma e neutroni, un magnetometro e uno strumento radio” ha spiegato l’agenzia spaziale statunitense sull’asteroide, uno dei più grandi della Fascia principale e distante fra i 179,5 e i 329 milioni di chilometri dalla Terra. Nel frattempo le indagini proseguono anche da qui. Come spiega Media Inaf, grazie agli strumenti del radiotelescopio Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma) in Cile “un team guidato da Katherine de Kleer del Caltech ha prodotto la prima mappa termica dell’asteroide esaminando le emissioni di lunghezza d’onda millimetriche e fornendo nuove informazioni sulle sue proprietà superficiali”. I risultati e la mappa a una risoluzione di 30 km/pixel sono stati pubblicati in un articolo su Planetary Science Journal all’inizio del mese che conta fra gli autori anche l’italiano Saverio Cambioni del Caltech.