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I NOMI E COGNOMI DEGLI ITALIANI E LA LORO STORIA | |||||
Tutti i nomi e cognomi in ordine alfabetico e relative informazioni: ( Le pagine sono in lavorazione, tuttavia se desiderate sapere anticipatamente informazioni sul cognome desiderato, potrete richederlo inviando una E-mail a: cognomi@gmail.com ) | |||||
Cognomi italiani con relative informazioni: a - b- c - d - e - f - g - h - i - j - k - l - m - n - o - p - q - r - s - t - u - v - w - x - y - z | |||||
In tempi antichi, quando la popolazione era
scarsa e non censita era presente solo il nome, il quale spesso derivava
dalla natura, da animali, regioni geografiche, territori, da mestieri, o
preso dalla regione di provenienza. Un primo ordine lo troveremo al tempo
dell'Antica Roma, dove si usava avere tre nomi, ovvero "tria nomina": il
nome individuale "preanomen", seguito dal nome "nomen" e dalla famiglia di
appartenenza detta "gens" e cioè il "cognomen", e in caso di omonimia si
aggiungeva un quarto nome, detto "agmomen". A volte anche di più tra gli
altolocati che si aggiungevano una moltitudine di nomi a proprio piacimento.
La storia dei cognomi ci racconta i flussi migratori degli italiani lungo la
penisola nel corso dei secoli. E non mancano le sorprese. Secondo un recente
studio di un team di ricercatori italo-francese, pubblicato sulla rivista
americana “Human Biology”, infatti le regioni che sono state più oggetto di
immigrazione da parte delle altre aree d'Italia, sono il Lazio, la Toscana e
la Liguria, soprattutto provenienti dal Mezzogiorno. Nonostante gli attuali
abitanti di aree particolarmente fiere delle proprie tradizioni. “In questi
territori solo il 28 per cento degli abitanti risulta originario dello
stesso luogo, segno del loro ruolo di passaggio, di corridoio di forti
flussi migratori” afferma il gruppo di ricercatori, che comprende Alessio
Boattini dell’Istituto di biologia dell’Università di Bologna e Gianna Zei
dell’Istituto di genetica molecolare di Pavia, coordinati da Franz Manni del
Muséum national d’Histoire naturelle di Parigi. Le popolazioni realmente più
autoctone sono, invece, Bolzano, Cagliari e Trento, interessate solo attorno
al 20 per cento da fenomeni d’immigrazione ed emigrazione.
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