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Considerazioni del giorno - 10 gennaio 2012: Grillo ironizza sugli attacchi a Equitalia: Fanno discutere le frasi di Beppe Grillo che sul suo blog scrive: "Se l'agenzia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze". L'invito, politicamente non proprio ortodosso, è di Beppe Grillo che dal suo blog ironizza sul susseguirsi di attentati contro gli uffici di Equitalia osservando che "si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro, con la differenza però che durano tutto l'anno". E tanto basta a scatenare una polemica, non solo politica. Polemica che si sviluppa mentre una busta contenente un proiettile, destinata al direttore di Equitalia a Torino, viene intercettata dal personale delle Poste Italiane del centro di smistamento del capoluogo piemontese. Nel contenuto anche un biglietto con una sola scritta: "Anarchia". Attilio Befera Presidente di Equitalia: "Non fa ridere nessuno. In un momento di difficoltà bisognerebbe avere tutti il massimo senso di responsabilità e occorrerebbe difendere gli uomini che fanno il loro dovere al servizio della collettività"; "Sono stato tra i primi esponenti politici a chiedere a più riprese una modifica dei poteri concessi a Equitalia. E continuo a credere che la lotta all'evasione fiscale abbia bisogno di strumenti liberali e non di mezzi illiberali (come purtroppo accade in Italia con pignoramenti, sequestri e ipoteche anche per cifre irrisorie). L'ho detto e lo ribadisco. Ma, detto questo, Grillo scherza col fuoco", dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. Ma all'interno del suo partito, c'è anche chi, come l'ex ministro Rotondi, ha una posizione meno critica: "Non sarà un comico, in questo caso Grillo, a darci la linea ma l'interrogativo che pone non è peregrino". Di Pietro: "Idea da condannare" - E una secca presa di distanza arriva anche da Antonio Di Pietro che spesso è anche stato vicino ad alcune battaglie di Grillo. "In uno stato di diritto le tasse si pagano e quindi questa idea di prendersela con Equitalia invece che con gli evasori fiscali, è totalmente da condannare", dice secco il leader dell'Idv. "Se dovesse passare un principio del genere ci troveremmo in una legge della giungla dove, chi rispetta le leggi, paga mentre i prepotenti e i facinorosi evadono. Se qualcuno ha ragioni da far valere, lo faccia nel rispetto dello stato di diritto e non con la violenza". Ma c'è anche chi prova a cercare di andare oltre. È il caso, tra gli altri, del consigliere della lombardia Giuseppe Civati che riprendendo una nota della sua collega di partito Seracchiani sul suo blog scrive: "Ecco, per evitare che il dibattito prenda una piega pericolosa, ripartirei da qui, con proposte serie e rigorose. Che ne dite di iniziare, sull’argomento, cercando di affrontare il problema, come si conviene a un Paese civile?" Grillo: "Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia" - Nel suo post Grillo aveva anche detto che "un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano, che si ha paura del postino che una volta portava cartoline mentre adesso cartelle esattoriali dove "Se non paga l'ingiunzione 'entro e non oltre' non sa più cosa può succedergli". Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso". Il finale era invece rivolto a Palazzo Chigi: "Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza". In un articolo di Raimondo Cubeddu (tratto da l'Unione Sarda): Che la doverosa necessità della lotta all'evasione potesse dar vita ad una legislazione vessatoria nei confronti di chi al fisco ed alle sue scadenze non può sottrarsi era un pericolo al quale era possibile evitare. Tuttavia, per quanto non fosse difficile da prevedere, che la miscela tra il pagare subito quanto richiesto da Equitalia, l'attesa di rimborsi da parte dello Stato e i tempi lunghi che ormai caratterizzano ogni rapporto con l'amministrazione pubblica, avrebbe potuto avere effetti 'esplosivi', lo si è tralasciato. E ad allarmare non dovrebbero essere soltanto quei pacchi bomba inviati a dipendenti di Equitalia (che purtroppo fanno tornare alla mente i tempi in cui quello di riscuotere le tasse era un mestiere pericoloso), ma anche il numero di imprenditori che si sono suicidati e che sono falliti perché lo stato pretende in tempi immediati i crediti ma trascura di pagare i debiti. L'ulteriore errore, in questo difficile momento, sarebbe di ridurre quello che è un problema politico-economico ad un problema di criminalità. Di fatto ci si trova di fronte ad una situazione di crisi politica, sociale ed economica in cui l'aumento della già alta fiscalità si sta aggiungendo a quelle altre tasse che sono l'inefficienza della burocrazia e la lentezza della giustizia amministrativa e civile. Naturalmente le responsabilità non sono del governo Monti, ma il rapporto di reciproca fiducia tra individui e stato, fondamento di uno stato di diritto e di ogni progresso economico e sociale, deve essere ristabilito politicamente quanto prima. Questi problemi di politica interna si aggiungono al delicato rapporto coi sindacati, coi partiti che sostengono il Governo e al fatto che per smentire definitivamente la voce di essere stato voluto dalla Merkel, Monti dovrebbe avere un atteggiamento politicamente più trasparente riguardo alle trattative sulla progettazione e realizzazione della riforma dell'Ue con le quali si gioca il futuro dell'Italia. L'errore maggiore potrebbe così rivelarsi quello di sottovalutare il disagio sociale, l'influenza su di esso dell'inefficienza della macchina pubblica e di pensare che sia i problemi interni sia quelli internazionali possano essere affrontati anche senza un ampio dibattito che deve aver sede anzitutto in Parlamento. Si tratta di ridisegnare, in tempi brevi ma bene, tanto il rapporto tra individuo e stato, quanto quello tra Italia ed UE. E bisogna iniziare a farlo tenendo presente che sono due problemi che non possono essere separati e che occorre evitare che la sfiducia nei confronti dei politici si trasformi in sfiducia nei confronti della macchina dello stato. Considerazioni del giorno ed Eventi politici vecchie edizioni |
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