Sensazionale scoperta della sonda europea
Rosetta; i risultati dalle analisi spettroscopiche dei gas della chioma
della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko hanno rivelato la presenza di
ossigeno molecolare, mai scoperto prima nelle comete e che si credeva
non potesse esistere così facilmente.
La 67P contiene una percentuale di ossigeno
molecolare superiore a quella che si osserva normalmente nelle nubi
dense di gas interstellare, e quindi si presuppone che la nube da cui si
è formato il nostro sistema solare fosse molto più calda e più
precisamente intorno intorno ai 20-30 kelvin rispetto a una normale
media di 10 kelvin. Un elevato tasso di ossigeno molecolare è stato
individuato nella chioma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko grazie
alle osservazioni effettuate tra il settembre 2014 e il marzo 2015 dallo
spettrometro di massa ROSINA-DFms a bordo della sonda europea. La
notizia è data da un articolo pubblicato su “Nature” da un gruppo
internazionale di ricercatori, i quali hanno ripetuto le analisi molte
volte perchè non potevano credere ai propri occhi, in netta
contrapposizione alle classiche teorie. Generalmente, le comete sono
composte prevalentemente da ghiaccio d'acqua (H2O), monossido di
carbonio e anidride carbonica, oltre ad altre piccole percentuali di
sostanze, la cui presenza che continua a rivelare sorprese come nel caso
dell'alcol etilico e della gliceraldeide appena scoperti nella cometa
LoveJoy, fa sempre di più chiarezza sui meccanismi di formazione del
sistema solare. L'eccezionalità della scoperta di André Bieler e
colleghi è data dal fatto che finora la presenza di ossigeno molecolare
non era mai stata segnalata nelle comete, ma solo sui satelliti di Giove
e Saturno, allo stato ghiacciato, e allo stato gassoso in due nubi
interstellari. Inoltre, l'abbondanza media di O2 (rispetto a H2O)
misurata nella chioma di 67P/CG è di circa il 3,80 per cento, una
percentuale nettamente superiore alle aspettative secondo i modelli di
formazione dei sistemi planetari e alle misurazioni dei livelli di
ossigeno molecolare in alcuni dischi protoplanetari. Secondo gli
scienziati, quello che suggerisce che nella nube molecolare primordiale
da cui si è formato il sistema solare fosse presente O2, che è stato
incorporato nel nucleo della cometa durante la sua formazione. La
scoperta a prima vista potrebbe non essere così interessante a livello
mediatico, ma in ambito scientifico potrebbe aprire degli scenari
teorici rivoluzionari, perchè si è sempre pensato che l'ossigeno
presente nell'atmosfera terrestre fosse stato prodotto sin dall'inizio
della storia del nostro pianeta, dal mondo vegetale, mentre invece
potrebbe essere stato portato inizialmente dalle comete e quindi l'O2
nella nostra atmosfera sia stato presente sin dalla notte sei tempi,
facilitando un adattamento dei primi organismi viventi.